La Paulownia è un albero con caratteristiche particolari per gli animali; ma quali sono e perché può essere un’ottima fonte di nutrimento?

Le Paulownia non contiene sostanze o molecole nocive né per l’essere umano e né per gli animali. Questo ha permesse inoltre l’avvio di numerose ricerche nell’ultimo secolo, scoprendo proprietà davvero uniche come foraggio animale.

Abbiamo, in collaborazione con esperti veterinari e dipartimenti universitari, effettuato diverse analisi e sperimentazioni. Le foglie innanzitutto sono ricche di nutrienti, antiossidanti, alta percentuali di proteine più biodisponibili, molecole medicali che possono migliorare il microbioma intestinale.

Tra gli animali dove la Paulownia può costituire un’ingrediente nella dieta annoveriamo bovini, ovini, suini, caprini, equini, pollame, conigli e talvolta anche animali d’affezione.

In questa immagine riassunte le principali proprietà utili per i bovini.

Diverse ricerche scientifiche sono inoltre state svolte anche su pollame e conigli, come qua sotto riportiamo.
PREMESSA

Gli alberi di Paulownia sono coltivati ​​principalmente per il loro legno, che viene utilizzato per produrre mobili, strumenti musicali e pavimenti, piuttosto che per produzione di biomassa o elevato assorbimento di CO2 (è la pianta che ne assorbe di più al mondo e che se tagliata alla base ricresce, contrastando la deforestazione).

Gli alberi di Paulownia grazie al loro buon valore nutrizionale, possono essere usati come ingrediente alternativo per l’alimentazione, tramite le foglie, come ingrediente nel mangime alternativo per diversi animali a causa delle loro varie proprietà biochimiche. Nelle analisi condotte dal Dr. El-Showk sull’utilizzo della Paulownia per la silvicoltura sostenibile, le foglie di paulownia sono risultate ricche di minerali come calcio (2,1%), fosforo (0,6%), zinco (0,9%) e ferro (0,6%)  contenendo il 15,1% di cellulosa e l’8,8% di proteine ​​grezze, rendendole indicate come ingrediente alimentare per alcuni animali e ruminanti monogastrici.

Tuttavia, c’erano informazioni ancora limitate sull’uso ottimale delle foglie di paulownia come risorsa per l’alimentazione animale per superare la carenza di fonti proteiche per gli animali. Nello studio effettuato, la farina di foglie di paulownia (PLM) è stata utilizzata come nuovo mangime per sostituire il fieno di erba medica come foraggio di alta qualità nella dieta dei conigli in crescita. Pertanto, l’obiettivo di questo studio era di analizzare gli effetti del PLM come nutrimento non tradizionale sulla crescita, sulla digeribilità dei nutrienti, sulla chimica del sangue e sul microbiota intestinale dei conigli.

PROCESSO

È stata così prodotta della farina dalle foglie (PLM) della Paulownia ed è stata somministrata a diverse batterie di conigli bianchi tipologia New Zeland per un tempo di 56 giorni, assegnandogli tre trattamenti dietetici contenenti quantità diverse di PLM (0%, 15% e 30%).

I conigli sono stati allevati nelle stesse condizioni gestionali, e sono stati nutriti per soddisfare le loro esigenze.

Campioni di sangue sono stati raccolti dai conigli in provette sterili. I campioni sono stati coagulati e centrifugati (4000 rpm per 10 minuti) e i sieri sono stati conservati fino a ulteriore analisi. I campioni di siero sono stati utilizzati per stimare il livello di albumina (g / dl), proteine ​​totali (g / dl), urea (mg / dl), creatinina (mg / dl), colesterolo totale (mg / dl), trigliceride (mg / dl), lipoproteine ​​a bassa densità (LDL) (mg / dl) e lipoproteine ​​ad alta densità (HDL) utilizzando kit e uno spettrofotometro.

RISULTATI

I risultati hanno mostrato che il PLM ha un contenuto più elevato di estratto di etere, materia organica, metionina, tirosina, istidina, manganese e zinco rispetto al fieno di erba medica.
È stato riscontrato che l’aumento di peso corporeo è diminuito quando è stato fornito il 30% PLM. Il miglior rapporto di conversione dell’alimentazione è stato registrato nei conigli alimentati con il quantitativo di 15% di PLM.

A livello generale per le 3 concentrazioni si è visto un notevole aumento dei livelli di lipoproteine ​​ad alta densità con una significativa riduzione delle lipoproteine ​​a bassa densità. I funghi totali e le Enterobatteriacee nonchè la conta batterica totale nel mangime sono stati significativamente ridotti  grazie al PLM. Nei conigli i microorganismi coliformi, le Enterobacteriaceae e il conteggio batterico totale sono diminuiti in quelli alimentati con le diete PLM.

CONCLUSIONI

In conclusione lo studio fornisce prove concrete sull’utilizzo del PLM  (farina foglie di Paulownia) come risorsa alimentare per animali.
La concentrazione di 30% di PLM ha ridotto significativamente l’energia digeribile e la digeribilità dell’NFE ma non la performance di crescita, le misurazioni del sangue, le caratteristiche della carcassa e la digeribilità della maggior parte dei nutrienti.  Pertanto, il presente studio raccomanda l’inclusione del 15% di PLM nelle diete del coniglio anziché nel fieno di erba medica per ottenere il massimo beneficio. Inoltre, le popolazioni di funghi e Enterobacteriaceae e il conteggio batterico totale nel mangime, e le popolazioni di coliformi e Enterobacteriaceae e il conteggio batterico totale nel coniglio, sono state ridotte in quelli alimentati con diete contenenti PLM.

 

Comitato scientifico Ass.ne Paulownia Piemonte – Resp: Dott. Berruti Daniele

Dipartimento produzione animale, Dipartimento di microbiologia, Dipartimento di ingegneria agraria, Dipartimento del Pollame, Dipartimento di Teriogenologia – Facoltà di Agraria – Università di Zagazig

Dipartimento di produzione animale – College of Food and Agriculture Sciences – King Saud University

© Paulownia Leaves as A New Feed Resource: Chemical Composition and Effects on Growth, Carcasses, Digestibility, Blood Biochemistry, and Intestinal Bacterial Populations of Growing Rabbits. Animals 20199, 95 – A. Swelum – N. Alowaimer  – O. S.Elsayed  –  M. Badr – A. Mahgoub – A. Naiel – Mahmoud Alagawany – E. Abd El-Hack –  A. Adham